Il balzo dei fine wines, enoturisti in Sicilia e il primato in Norvegia

Il nostro report sulle novità più interessanti dal mercato del vino racconta di segmenti premium da tenere d’occhio in Usa e Cina, ma anche di un anno promettente per i fine wine a livello globale. Parleremo di Norvegia, di Russia e di Polonia, di enoturismo e di importatori stranieri da accogliere nelle cantine di Friuli e Sicilia con gli incoming di Enora. Buona lettura!

Quanti sono i consumatori di vini premium in Usa e Cina?

Si chiamano consumatori premium e sono quelli disposti a spendere di più per un prodotto di qualità. E spesso per loro è il vino italiano a essere garanzia di quella qualità. Ma quanti sono? Secondo Wine Intelligence, negli Stati Uniti rappresentano il 7% dei bevitori regolari, mentre in Cina sarebbero il 12%. Differenti i parametri valutati dai consumatori premium – in Cina il prestigio dell’etichetta, in Usa la qualità del prodotto – ma una costante: è un segmento consistente da non lasciarsi sfuggire.

Enora farà incontrare gli importatori asiatici e Usa con i produttori di Friuli (18-19 aprile 2019). Non perdere l’occasione per far conoscere il tuo vino all’estero!

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Nuovo accordo di libero scambio tra Giappone e Unione Europea

I vini italiani concentrano il marketing in Cina, ma il primato lo ottengono in Giappone. Non in termini assoluti – il campione di vendite continua a essere la Francia – ma in termini relativi. Il paese del sol levante è il primo mercato asiatico per le bottiglie prodotte in Italia, per le quali i consumatori locali sono disposti a spendere più della media. Anche in Giappone cala l’interesse per i vini fermi e cresce la passione per le bollicine, di cui siamo i secondi fornitori. Grazie a un nuovo accordo di libero scambio tra il paese asiatico e l’UE, ora non potranno che crescere le opportunità per i produttori e i consorzi italiani.

Crescerà ancora il mercato dei vini più ricercati

Continuerà a crescere nel 2019 il mercato dei fine wine. Lo ha previsto Liv-Ex, che aggiorna la celebre classifica dei 100 vini più richiesti al mondo. I distributori affiliati alla rete sono convinti che quest’anno aumenteranno i volumi di vendita delle etichette più pregiate; la maggioranza ritiene che a tirare questa nicchia sarà la Borgogna, ma non è da escludere un exploit degli italiani come Sassicaia, Ornellaia e Barolo.

L’enoturismo in Italia premia Toscana, Piemonte e Sicilia

Per gli enoturisti Usa, Toscana e Piemonte restano le mete più desiderate, tra le regioni italiane del vino. Lo ha confermato la rivista Wine Spectator, secondo la quale c’è anche la Sicilia tra i sogni dei winelover d’oltreoceano. L’isola affascina gli americani per i suoi paesaggi e per i suoi vini: Nero d’Avola, Etna, Noto, Pantelleria. Proprio ai distretti enoturistici sarà anche dedicato l’evento che Enora organizzerà il 25 ottobre a Copenhagen. 

Dal 7 al 10 maggio 2019 Enora accompagnerà importatori e distributori da Usa, Asia e Nord Europa alla scoperta di produttori siciliani.

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Russia e Polonia hanno sete di vino italiano

L’Italia continua a guardare verso Est, con i mercati di Russia e Polonia che hanno sete di vino italiano. Il 70% delle bollicine vendute in Russia sono tricolori, in testa alla classifica Asti, Prosecco e Lambrusco. Nebbiolo e vini dell’Etna si contendono il primato tra i fermi con le etichette di Borgogna. In Polonia solo il 15% dei consumatori è disposto a spendere più di 7,50 euro a bottiglia, ma tra questi il 50% è italiano, con una predilezione per il Chianti. Per seguire da vicino l’evoluzione di questo mercato, Enora il mese scorso ha partecipato insieme a I Vini del Piemonte a Barolo&Friends for Quality CIA a Varsavia.

Continua il primato italiano in Norvegia, nonostante la flessione

L’Italia resta leader sul mercato del vino norvegese, nonostante una leggera flessione nell’ultimo anno. È un paese dove da sempre c’è grande interesse per i vini rossi italiani, ma ultimamente le bollicine sembrano essere diventate più popolari. Le ultime tendenze mostrano una crescita nella spesa e un calo nei volumi, segno di uno spostamento verso etichette premium.