Siamo appena rientrati dall’evento di export vino a Seoul e Tokyo. Non vediamo l’ora di tornarci con te

Se ti stai chiedendo se Sud Corea e Giappone siano ottimi mercati dove esportare il tuo vino, la risposta è netta: sì. Ne abbiamo avuto riprova nelle scorse settimane organizzando alcuni eventi tra Tokyo e Seoul – dove torneremo con le agende Enora a maggio 2020 – per conto di Agriment Italia, Slow Wine e I Vini del Piemonte. Come prima cosa devi sapere che il mercato coreano è relativamente nuovo, ha iniziato a importare vino con le Olimpiadi del 1988 ed è tuttora un terreno fertile, da esplorare ed educare insieme. I nostri amati/odiati “cugini” francesi sono stati i primi a puntarci e, facendolo, hanno contribuito ad aprire la strada ai prodotti concorrenti, vini italiani in primis!, insegnando al coreano medio che per bere un buon vino bisogna essere disposti a spendere (nota: il mercato si concentra per lo più nell’area metropolitana di Seoul, una metropoli molto ricca, tuttora in crescita esponenziale e propensa alla spesa).

Nel 2002 la Francia occupava il 55,5% del mercato coreano in termini di valore, l’Italia il 7%. Nel 2017 l’Italia è salita al 14% mentre la Francia è scesa al 32%. Un percorso simile si registra anche nel parametro della quantità: dal 38% del 2002 al 13% del 2017 (Francia), dal 7% al 16% nello stesso periodo (Italia). Se è vero che i numeri da soli non dicono tutto, è altrettanto vero che sono indicativi di un trend innegabile: il made in Italy del vino negli ultimi 15 anni in Corea è praticamente raddoppiato sia per valore sia per quantità, al punto che il nostro Paese è attualmente il terzo fornitore di vino della Corea del Sud.

Incontra gli operatori trade interessati al tuo vino

Enora presenterà il tuo profilo aziendale agli importatori di Corea e Giappone. Dopo una fase di preselezione, organizzeremo per te l’agenda con quelli tra loro che vorranno conoscere meglio i tuoi prodotti.

«Allora è semplice convincere i buyer ad acquistare i nostri prodotti», starai pensando. In parte. Per quanto il mercato coreano sia relativamente nuovo e aperto, è anche molto tecnico e competente: Seoul ospita scuole di enologia di livello molto alto e tanti coreani viaggiano in Europa per studiare e formarsi sulla materia. Dati che però, a una seconda e più attenta analisi, possono rappresentare un punto di forza per i produttori italiani grazie alla qualità dei propri vini. Vini che per altro i coreani cercano di portare nella vita quotidiana, studiando e ricercando abbinamenti con la cucina tradizionale locale.

Ne abbiamo avuto riprova nelle scorse settimane nel corso di alcuni eventi tra Tokyo e Seoul. In entrambe le città abbiamo programmato due agende b2b fra buyer locali e quattro aziende vinicole selezionate da Agriment Italia; inoltre abbiamo organizzato – per Slow Wine e I Vini del Piemonte – l’evento “Wine Salon” a Seoul a cui hanno partecipato 29 produttori da tutta Italia oltre a circa 100 professionisti tra importatori, distributori e giornalisti. Che cosa ci hanno insegnato le nostre esperienze in loco? Che la Corea del Sud è un mercato aperto alle nuove suggestioni e che anche il piccolo produttore non deve spaventarsi perché, oltre alla possibilità concreta di stringere favorevoli accordi di export, è evidente come sia il format delle agende b2b sia quello dei walk around tasting funzioni molto bene, capaci come sono di mettere in relazione immediata domanda e offerta.

E il Giappone? È il sesto importatore di vino al mondo in termini di valore, un mercato interessantissimo con un alto PIL pro capite e consumatori decisamente preparati in tema di vino al punto da considerare fondamentale che il prodotto rappresenti tanto il territorio quanto le sue tipicità. Un bel vantaggio per i vini italiani, oggetto di una grande passione da parte dei nipponici come la maggior parte dei prodotti provenienti dal nostro Paese.

A maggio Enora tornerà in Asia, proprio a Seoul e Tokyo, con due eventi aperti alle cantine italiane, con format agende b2b personalizzate. Se cerchi un’opportunità concreta per far conoscere il tuo vino e stringere nuovi accordi commerciali, potrebbe essere questa l’occasione da cogliere al volo. Clicca qui per trovare tutte le informazioni in proposito o scrivi a info@enora.wine, saremo felici di darti tutte le risposte che desideri.