La cronaca degli eventi ci riempie di orgoglio: anche A Glass of Italy 2023, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Danimarca e con la Italian Trade Connections, è stato un successo.
La quinta edizione della rassegna, quest’anno distribuita su due tappe, Tallinn e Copenaghen, non ha tradito le attese.
Le 41 aziende partecipanti hanno potuto sfruttare al massimo l’esperienza di Enora nei mercati internazionali maggiormente interessati alle etichette italiane.
E infatti molti professionisti e wine lover hanno affollato le sale delle location scelte per ospitare le iniziative.
Ma andiamo nel dettaglio.
Estonia, una tappa da ricordare per i produttori
Prima tappa di A Glass of Italy 2003, il Tallinn Nordic Forum nella capitale estone.
Un Paese in cui i vini italiani, per volume, detengono una quota di mercato del 20% che colloca l’Italia al secondo posto nella graduatoria dei vini importati, immediatamente dietro la Spagna e davanti a Cile e Francia.
Con una classifica per valore di vino importato nella quale l’Italia condivide la prima posizione con la Francia.
Qui la sessione B2B prevista è durata 4 ore e ha visto il passaggio di ben 70 professionisti trade tra gli stand dei 14 produttori presenti.
A conferma del fatto che partecipare con i propri vini ad un evento B2B in questa città può davvero fare la differenza.
L’emozione del ritorno a Copenaghen per A Glass of Italy 2023
Copenaghen, invece, è stato un graditissimo ritorno.
Già tappa delle precedenti edizioni di A Glass of Italy, la capitale danese ci ha accolto con il calore che avevamo imparato a conoscere e apprezzare.
Qui la nostra “casa” è stata il Nordatlantens Brygge dove si sono succeduti tre momenti importanti.
Partiamo con la sessione B2B. Tre ore in cui 80 professionisti trade hanno dialogato e si sono confrontati con 27 produttori.
Poi lo spazio per le due masterclass riservate agli operatori con circa 20 partecipanti per ognuno dei due momenti.
La giornata, infine, ha avuto la sua naturale conclusione con la sessione B2C aperta per due ore a oltre 100 selezionati wine lover.
Bello constatare, una volta di più, la curiosità, l’esperienza e la propensione all’acquisto del pubblico danese, che coltiva da sempre una grande passione per l’Italia e il made in Italy.
Del resto non è un caso se nel Paese scandinavo il nostro vino si contende da sempre con la Francia il primato delle quote di importazione con una percentuale superiore al 20%.
Come A Glass of Italy 2023 ha fatto la differenza per le aziende partecipanti
41 sono le aziende che hanno partecipato a A Glass of Italy 2023.
Tra queste, un nutrito numero iscritto alla cooperativa Umbria Top Wines, coordinato da Gioia Bacoccoli.
Di seguito le sue impressioni sull’esperienza:
«12 cantine umbre hanno partecipato all’evento, un’importante piattaforma di incontro per la nostra regione. Durante la manifestazione – prosegue Bacoccoli – le aziende hanno potuto presentare i loro prodotti a oltre 70 operatori del settore, tra buyer e appassionati, e stabilire così nuovi contatti rafforzando la propria presenza sul mercato danese. L’elemento chiave dell’evento – conclude – è stata la masterclass dedicata ai nostri vini, prezioso momento per mettere in luce le qualità uniche delle etichette della regione, ma anche un punto di partenza importantissimo per future relazioni commerciali tra i produttori umbri e il mercato danese».
Cosa bolle in pentola per Enora…
Ora che il 2023 volge al termine, è tempo di “ricaricare le batterie” anche per Enora.
Ma non prima di aver gettato uno sguardo alle novità che ci aspettano per l’anno nuovo.
La prima che possiamo svelare è che sono già in fase di calendarizzazione le date della sesta edizione di A Glass of Italy.
E presto potremo ufficializzarle aprendo le prime pre-adesioni in early bird.
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